Centro profughi nell'ex sede dei sindacati di Sesto San Giovanni
Non è ancora ufficiale. Sarà infatti la prefettura di Milano nella giornata di mercoledì 4 marzo a vagliare la proposta congiunta arrivata da UniAbita e della Cooperativa Lotta contro l'emarginazione (Coltre)
Il comune di Sesto San Giovanni con UniAbita e la Cooperativa Lotta contro l'Emarginazione ha proposto alla Prefettura di Milano di dare il palazzo ex sede di Cgil, Cisl e Uil come nuovo centro accoglienza profughi.
L'ufficialità di questa iniziativa arriverà mercoledì 4 marzo quando la Prefettura di Milano avrà vagliato positivamente o meno la proposta.
L'edificio di viale Marelli dallo scorso giugno non ospita più gli storici sindacati (ad eccezione della Uil che è ancora al suo interno). La proprietà delle mura è della cooperativa edificatrice UniAbita che, se il tutto venisse approvato, darà in comodato gratuito lo stabile. Coltre investirà, invece, 60mila euro per riqualificare i bagni, realizzare delle cucine e costruire il dormitorio. La struttura, sembrerebbe, poter ospitare fino a 25 profughi e diventerebbe un primo centro accoglienza destinato a rifugiati di guerra o immigrati senza permesso di soggiorno (o in attesa di riceverlo).
Il progetto dovrebbe durare un anno, poi UniAbita rientrerebbe in possesso dell'immobile tramutandolo in una residenza sociale.