rotate-mobile
Sesto San Giovanni Sesto San Giovanni / Viale Romagna

Aggressione ultras a Roma, il secondo ferito riconosce l'ultras di Sesto: «È stato lui»

L'uomo aggredito dopo la finale di coppa Italia tra Juventus e Milan avrebbe riconosciuto il volto del ragazzino di Sesto San Giovanni in un album con 60 fotografie

È sempre più grave la situazione di Kevin P., il 18enne di Sesto San Giovanni fermato con l'accusa di tentato omicidio in seguito ai disordini di Roma verificatisi dopo la finale di Coppa Italia tra Milan e Juventus. Alessandro Palmieri, il 40enne ferito al Jet Lag di Roma, avrebbe riconosciuto il suo aggressore nel ragazzino di Sesto. Ne dà notizia Il Giorno.

Nessuna esitazione. Palmieri, messo davanti a un album di sessanta fotografie avrebbe indicato il giovane senza alcuna esitazione. Secondo il 40enne il giovane gli avrebbe sferrato la coltellata al fianco. Parole differenti da quelle di Messineo che dopo l'aggressione aveva detto di essere stato colpito da un altro uomo. «Il mio aggressore — aveva dichiarato al Corseraera un uomo alto, pelato, con gli occhi azzurri».

Intanto la famiglia fa quadrato attorno al giovane. «Non fidatevi di quello che leggete sui giornali stanno infamando un ragazzo innocente così poi vendono notizie guadagnandoci a ogni costo», ha scritto nel pomeriggio di mercoledì la madre del ragazzino.

Nel frattempo la vicenda giudiziaria prosegue. Nella mattinata di mercoledì si è tenuta l'udienza al tribunale del riesame. Tra la documentazione anche le testimonianze dei compagni ultras che confermerebbero che il 19enne di Sesto non avrebbe preso parte al Raid. La decisione è attesa nei prossimi giorni. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Aggressione ultras a Roma, il secondo ferito riconosce l'ultras di Sesto: «È stato lui»

MilanoToday è in caricamento